mercoledì 11 aprile 2012

Martin Mystère the best (meno 1942.4 al BigT)


Alfredo Castelli è un genio.

Se non avesse altro merito nel mondo del fumetto (e ne ha, ne ha in abbondanza!), ha creato Martin Mystère, un personaggio su cui, come accade con pochi altri (penso al Sandman di Gaiman), si possono scrivere storie di tutti i tipi e generi.
E senza che queste storie sembrino forzate.

Alfredo Castelli è in grado di scrivere storie che possono compiacere dei nerd assoluti senza essere retorico.
O didascalico.
O noioso.
Alfredo Castelli è ironia, curiosità, apertura mentale.

E' vero: ho comprato per la prima volta Martin Mystère perché, in un mercatino dell'usato, c'era un albo intitolato “Il mistero del Nuraghe”. E ho fatto un po' il locale che scopre che qualcuno parla della sua terra.
Poi ho divorato tutti gli altri albi.

Poi ho scoperto che Castelli si era stancato del primo Martin Mystère. Ma ho scoperto che non lo ha “ucciso”, ma lo ha trasformato, in un gioco di ironia e affetto.
Ho sopportato (come gli altri devoti) gli alti e i bassi della serie.
Ho sostenuto, finché è stato possibile, gli spin-off, gli speciali, gli annuali...

Mi sono incavolato quando mi hanno tolto i Dizionari del Mistero.

Ma quando questo pomeriggio ho acquistato l'albo mensile per i 30'anni di Martin, beh, l'ho divorato come un bambino.
Perché Alfredo Castelli mi ha restituito per un po' di tempo quel senso del fantastico che solo i bambini possono avere. Ma questo senso del fantastico è magistralmente combinato con una strizzatina d'occhio a chi bambino non è più.
Perché mi sono ritrovato a leggere la nuova dimensione di Martin come se mi trovassi ad un incontro con amici di vecchia data, quando ci si racconta le cose del passato e le speranze del futuro, e si vede come siamo cambiati dall'incontro precedente e si scopre che, da un certo punto di vista, per quanto riguarda i rapporti con i veri amici, il tempo non è passato.
Perché Castelli ha fatto l'ennesimo miracolo, dichiarando con forza che Martin Mystère ha ancora infinite potenzialità, e che si possono scrivere storie divertenti, ironiche, citazioniste, nerdeggianti... con tanta abilità e amore per la propria creatura.

Grazie, BVZA, per questi quaranta minuti di immersione nel fantastico e per tutti quelli che mi hai regalato e che mi regalerai.

PS: la somma invidia (buona) nei confronti della geniale scrittura del geniale Castelli ancora una volta regna sovrana in me, naturalmente.

PSII: so già che pochi, prendendo in mano un albo di Martin Mystère, avranno le mie stesse sensazioni. Molti si annoieranno (eretici!), lo troveranno verboso, lento etc. etc. etc.
Fatti loro: non sapranno mai quanto è bello, a volte, essere parte di una nicchia.
Da nerd.

PSIII: QUI la pagina di Martin nel sito della Sergio Bonelli Editore.

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